Molfetta è un comune della provincia di Bari, ben noto. Si affaccia sul mare Adriatico e si estende sull’altopiano della Murgia. Rientra nel territorio della Magna Grecia e vanta una storia ricchissima e millenaria. Un centro turistico di pregio e di seguito spieghiamo cosa ammirare nei suoi confini.
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La storia di Molfetta
Non mancano di certo le testimonianze storiche del passato remoto di Molfetta. L’area era abitata fin dalla Preistoria e tutt’intorno sorgono infatti delle necropoli, così come resti di antichi insediamenti.
L’importanza storica di Molfetta risale alla Magna Grecia. Si ritiene sia stata fondata proprio dai greci, intorno al quarto secolo. Sarebbe stata una delle più importanti città del tempo, insieme con Taranto, Bari, Bitonto e Bisceglie. Ha contribuito a portare la cultura greca fino ai romani. Proprio loro la conquistarono, dandole come nome Respa. Le vere testimonianze di insediamenti, però, risalgono a due secoli dopo.
Nel Medioevo passò sotto il controllo dei Goti. Risale al 925 un documento che attesta la presenza di una civitas di nome Melfi, sita in una penisola che prende il nome di Sant’Andrea. Travolta infine dai saraceni e dai normanni. Nel Rinascimento, invece, fu sotto gli Angiò, che la resero una città di enorme importanza. Nel Settecento, infine, visse un periodo di grande fioritura, soprattutto nelle arti visive.
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Cosa vedere a Molfetta
Sono tanti i luoghi di gran pregio da visitare a Molfetta, a partire dal Duomo, simbolo della religiosità locale. I lavori vennero iniziati nel 1150 ma terminati verso la fine del XIII secolo. Dedicata a Santa Maria Assunta, fu anche sede della diocesi di Molfetta.
Restando in ambito religioso, da segnalare la Basilica della Madonna dei martiri, che nasce nel 1829. Al suo interno ci sono diversi dipinti, tra i quali quello della Madonna dei martiri, per l’appunto. Un’immagine trasportata dai crociati, che risale al XII secolo.
Per quanto riguarda le capacità difensive di Molfetta, resta oggi un torrione, fatto costruire dall’Università cittadina nel 1512. Al suo interno anche una cannoneria. Come non far visita al porto cittadino, tra i più caratteristici della Puglia. Gode di una grande attività di pesca e un tempo era usato dai crociati come mezzo di scalo per entrare in Italia, così da percorrere la via dei pellegrini.
Per quanto concerne il mondo naturale, invece, la formazione di origine carsica della Dolina del Pulo merita assolutamente d’essere vissuta a pieno. Un territorio ricco di storia, vissuto a pieno fin dal neolitico, con numerosi insediamenti.