In ogni matrimonio c’è un momento che unisce tutti: il brindisi. Ma dietro un calice di vino si nasconde un’arte fatta di abbinamenti, emozioni e storie da raccontare.
Il valore del brindisi
Brindare è un gesto universale, un simbolo di augurio e condivisione. Ma nei matrimoni moderni, il vino non è solo accompagnamento: è protagonista. Ogni fase del ricevimento può essere valorizzata da un’etichetta diversa, scelta con attenzione in base ai sapori e al mood dell’evento.
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Dall’aperitivo al taglio della torta
Durante l’aperitivo, vini freschi e leggeri come il Fiano, il Vermentino o un rosato salentino aprono la festa con note vivaci e fruttate. Con il pranzo o la cena, entrano in scena i rossi eleganti, come il Negroamaro o il Primitivo, perfetti per piatti strutturati e sapori intensi. Al momento del dessert, un Moscato o un vino passito creano un abbinamento morbido e aromatico, ideale per accompagnare dolci alla frutta o torte nuziali.
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Il vino come firma del matrimonio
Scegliere il vino giusto significa anche dare un’impronta personale al ricevimento. Molte coppie optano per etichette del territorio, trasformando il brindisi in un omaggio alle radici salentine. Alcuni sposi personalizzano le bottiglie con etichette create per l’occasione, rendendo ogni calice parte della narrazione dell’evento. E per chi ama stupire, c’è la possibilità di allestire un vero e proprio wine corner, dove gli ospiti possono degustare diverse selezioni guidati da un sommelier.
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L’arte del brindare
Il momento del brindisi è più di un gesto: è un frammento di gioia collettiva. Alzare i calici significa celebrare la felicità, condividere la luce del giorno più bello. E quando il vino è scelto con cura, il brindisi diventa poesia: un sorso che unisce, un profumo che resta nella memoria.