Guagnano, Museo del Neogramaro: cultura in Salento

È importante far passare un messaggio: le vacanze in Salento sono di varie tipologie. Non ci si reca in Puglia unicamente per stare in spiaggia tutto il giorno e far festa la notte. C’è tanto altro che questa regione ha da offrire, così da aderire alle esigenze di ogni tipologia di viaggiatore. C’è chi ama esplorare, scoprendo luoghi naturali, così come aree colme di storia. Recandosi nel borgo di Guagnano, in provincia di Lecce, è ad esempio possibile restare ammaliati dalla ricchezza del Museo del Negroamaro.

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Alla scoperta di Guagnano

Guagnano è un antico borgo, che un tempo vedeva i propri abitanti vivere di viticoltura. Si tratta dell’antica patria del celeberrimo vino Negroamaro. Le sue radici sono qui e ancora oggi vivissime, a 24 km da Lecce. Tutti gli appassionati di vino dovrebbero recarsi in questo luogo, che vanta una ricca storia e molti edifici da ammirare.

Parliamo ad esempio della Chiesa Madre, Madonna Assunta, in stile barocco salentino, dalle belle sculture all’interno e l’ampio portale. Come in tutta la Puglia, gli edifici religiosi rappresentano sempre una fetta molto importante della storia culturale locale, oltre che storica. Il paesino è adornato da svariate altre piccole chiesette tipiche, ma ad attirare maggiormente l’attenzione è senza dubbio il Museo del Negroamaro.

Impossibile non visitarlo, per scoprire le origini e le caratteristiche dell’oro nero del Salento. Una deviazione dai soliti itinerari consigliata agli appassionati e ai semplici curiosi. Ciò perché il museo è davvero un luogo spettacolare, anche esteticamente parlando. Si trova all’interno di un ex palmeto e racconta, area dopo area, una storia di cultura, lavoro e tradizioni impressionante.

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Museo del Negroamaro: viaggio nel vino salentino

Il Museo del Negroamaro di Guagnano si trova in via Castello, poco distante dalla nota chiesa barocca Madonna del Rosario. Nelle sale si parla in maniera accorata di vino ma soprattutto di amore e rispetto per la terra. Si comprenderà, visitandolo, l’intero processo, dai chicchi d’uva ai calici di vino pregiato.

Tanti i pannelli esplicativi, per comprendere l’uso di ogni strumento d’epoca, apprezzando infine ancor di più le bottiglie acquistate. Durante le proprie vacanze in Salento è impossibile non incappare in questo prodotto tipico, tanto nei negozi quanto nei ristoranti. È qui che nasce il Negroamaro e viene coltivato da sempre. Una storia millenaria affascinante, che questo piccolo museo, davvero unico, racconta al meglio.

Al di là del prodotto, si parla anche di una famiglia locale, quella dei Tarentini, degna di un film. Negli eventi proposti, reali, si sente tutto il sapore, e a volte la sofferenza, del Novecento, secolo di profonde trasformazioni e grandi sfide. Per anni i Tarentini hanno gestito oliveti, vigneti e palmeti, per poi decidere di investire in questo museo.

Questo è un elemento cardine delle visite culturali nel borgo, che si delineano però anche attraverso altre aree, dalla Masserie Bosco a quella Camarda, ad esempio. Spazio poi alla casa museo Vincent, studiata da Brunetti, noto artista locale. Qui si potrà scoprire qualcosa di completamente differente rispetto al resto del Salento.

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