Nella provincia di Bari trova spazio un piccolo borgo, Grumo Appula, che vanta circa 12mila abitanti. È a 15 km dal capoluogo di Regione ed è ricco di storia. Alcuni riferimenti antichi risalgono addirittura all’epoca preromana. Troviamo infatti l’agglomerato citato negli scritti di Plinio. Non è di certo una meta turistica molto richiesta, ma proprio per questo rientra tra i consigli utili per chiunque voglia conoscere un po’ di Puglia vera e verace.
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Cosa vedere a Grumo Appula
Il centro storico di Grumo Appula è composto da vie molto strette, dove il tempo sembra essersi fermato. L’animo del paesino si risveglia principalmente durante le due grandi feste patronali. Arrivano in tanti da fuori borgo e, in generale, cibo e musica la fanno da padroni. Partiamo della festa di San Rocco e di quella di Maria di Monteverde, rispettivamente a settembre e maggio.
Per i cittadini, in realtà, è molto importante anche la festa della Madonna di Mellitto, che cade a luglio. Nel corso di questo grande evento religioso si può assistere a una processione con carri realizzati con fiori di carta e, ovviamente, la statua della Madonna.
Restando in tema religioso, da visitare di certo la Chiesa di Santa Maria Assunta, tanto antica da risultare appartenente all’arcidiocesi di Bari già a partire dal XII secolo. È possibile ammirarla in piazza Pio X, nel cuore del piccolo comune pugliese.
Non solo architettura religiosa, però, considerando i tanti palazzi di pregio, a partire da Palazzo D’Alessandro, che vanta un grandioso stile Barocco Pugliese. L’elenco non è però così striminzito, tutt’altro. Da notare anche Palazzo Scippa e Palazzo Comunale. È d’obbligo, infine, far visita a due piazze importanti di Grumo Appula, ovvero Piazza Vittorio Veneto e Piazza Aldo Moro.
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Cosa mangiare a Grumo Appula
Non solo architettura da ammirare, ovviamente. Spazio anche al cibo, ma prima di tutto al relax. Questo è garantito in tutte le viuzze, ma volendo godere anche del verde, occorre recarsi presso la Villa Comunale di Grumo Appula. Luogo per eccellenza d’aggregazione all’interno dei confini del borgo.
Passiamo però al cibo, citando Toritto, che è un piccolo comune presente nei dintorni. È da qui che giungono delle mandorle squisite e celebri. Insieme con la frazione di Quasano, rappresentano le aree di maggior produzione in Italia, in rapporto al numero di abitanti. È possibile farne scorta e provarle in differenti ricette, soprattutto dolci.
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