Grotte di Castellana, viaggio nel sottosuolo: a 70 metri di profondità

Le Grotte di Castellana sono una delle attrazioni più famose dell’intera Puglia. Ubicate nel Comune di Castellana-Grotta, in provincia di Bari, a meno di 2 km dal centro abitato. Una enorme cavità carsica di grande interesse geologico, turistico e storico. Si sviluppano nel sottosuolo per 3348 metri, raggiungendo una profondità massima di 122 metri, con una temperatura media di 16°C.

Cassano delle Murge, un borgo ricco di storia e di eventi

Gli itinerari

Il percorso delle Grotte di Castellana è alquanto agevole. La visita non è dunque problematica per il pubblico, al netto di non soffrire di claustrofobia, considerando la discesa sottoterra. Sono inoltre presenti guide in grado di esprimersi in differenti lingue, così da agevolare la visita di chiunque.

L’escursione non raggiunge il massimo della profondità, con i turisti chiamati a fermarsi a 70 metri, circa. Ci si ritrova così immersi in uno scenario stupefacente, arricchito da fossili, cavità di vario genere e forme, caverne dai nomi molto fantasiosi, stalattiti e stalagmiti.

Sono due gli itinerari previsti, con prezzi leggermente differenti. Il più economico ha un costo di 15 euro a persona. Dura 50 minuti e prevede un percorso di 1 km. Il secondo, più caro, ha un costo di 18 euro. La lunghezza in questo caso è di 3 km, per una durata di 100 minuti, circa.

È bene sapere come le Grotte di Castellana siano aperte tutto l’anno. Gli orari di visita, però, mutano a seconda della stagione. I bambini fino a 5 anni d’età non pagano il biglietto, che è ridotto (15 e 12 euro) per i visitatori dai 6 ai 14 anni. Si ricorda, inoltre, che per l’acquisto del biglietto online è prevista una prevendita, pari a 1,50 euro.

Casamassima, il Paese azzurro nelle Murge Baresi

La storia delle Grotte di Castellana

L’ingresso delle Grotte di Castellana è noto come l’imbocco della Grave. Una profonda voragine che incuteva timore nei locali. Un’immagine terrificante, soprattutto dopo il tramonto. È facile immaginare come l’area venisse connessa a storie soprannaturali.

Non aiutava di certo il fatto che alla sera fuoriuscissero pipistrelli e non solo. Spazio anche a dei vapori, ritenuti da alcuni provenienti dagli inferi. Per alcuni viandanti non era altro che un segnale delle anime sofferenti dei suicidi nella Grave.

Il primo uomo a scendere nella voragine fu l’umanista Vincenzo Longo. Si avventurò insieme a un gruppo di giovani coetanei. Nella memoria delle persone del tempo si diffuse rapidamente il ricordo dell’impresa. Fu il primo passo verso la scoperta di quest’area sotterranea, colma di tesori naturali.

Casalvecchio di Puglia, borgo delle comunità arbëreshë