Giovinazzo: il borgo della leggenda di Perseo

Nell’area metropolitana di Bari troviamo un borgo marittimo dal grande fascino, Giovinazzo. Splendido lungomare, ben noto, e un porticciolo tipico, ricco di locali dove gustare la cucina di questa magnetica regione.

Da visitare il suo centro antico, arricchito dall’Arco di Traiano, che accoglie locali e visitatori alle porte del borgo medievale. Tanti gli edifici di pregio, dei quali parleremo maggiormente di seguito. Il pacchetto complesso per una o più giornate in totale relax.

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Le origini di Giovinazzo

Quelle che sono le radici di Giovinazzo risultano alquanto incerte. Se ne conferma però l’esistenza già intorno al IV secolo a.C.. Il suo nome viene infatti riportato già nella Tabula Peutingeriana, con il nome di Natiolum.

Storia e leggenda si mescolano, e così si tramanda che Perseo abbia fondato la città, dandole il nome di Jovis natio. In epoca romana era un piccolo centro, probabilmente sorto su quelle che erano le rovine di Netium, rasa al suolo nel corso delle guerre puniche.

Nel corso dei secoli è stata sotto il dominio spagnolo. Venduta da Carlo V al duca di Termoli Ferdinando di Capua, è finita sotto il controllo dei Gonzaga di Molfetta. Infine venduta a Nicolò Giudice Caracciolo, principe di Cellamare. In seguito al 1806, è rimasta parte del Regno di Napoli, e poi del Regno delle Due Sicilie, fino all’Unità d’Italia.

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Cosa vedere a Giovinazzo

Procediamo con ordine, dall’ingresso al centro storico, dove si erge l’Arco di Traiano. È una delle antiche porte di Giovinazzo, formata da due archi ogivali, retti da quattro pietre miliari. In quest’area trova spazio il Palazzo Saraceno, che risale al 1500, la cui facciata mostra iscrizioni e numerosi stemmi di casati nobiliari.

Da ammirare, sul fronte degli edifici religiosi, la Concattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il Duomo di Giovinazzo. Risale al 1113 ed è in stile romanico pugliese. Al suo interno conserva ancora la Madonna di Corsignano, che risale al Duecento, oltre ai resti del pavimento musivo originale, del XII secolo.

All’elenco si aggiungono numerosi altri luoghi di gran prestigio, dal Palazzo Framarino dei Malatesta, storica dimora della famiglia, al Dolmen di San Silvestro. Questa è una tomba megalitica, scoperta in maniera casuale nel 1961, quando una ruspa tagliò metà monumento. Risale al secondo millennio a.C. e vanta una grande camera circolare in muratura a secco. Un tempo era una sorta di collina circolare, racchiusa da muretti.

Nei dintorni del borgo, infine, è possibile raggiungere Bari e Molfetta, tra i centri principali, che distano circa 20 km. Non molto lontano, infine, si trova Castel del Monte, patrimonio UNESCO, così come piccoli centri caratteristici, da Ruvo di Puglia a Corato, fino a Bitonto.

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