Casamassima è una cittadina nella vasta provincia di Bari, in Puglia. Vanta circa 20mila abitanti ed è di certo un luogo da voler visitare in questa splendida Regione. Il motivo per il quale questo paese particolarmente noto sta tutto in una definizione: il paese azzurro. Leggende vogliono che il borgo antico divenne tutto azzurro dopo aver superato il pericolo del contagio dalla peste. Si volle onorare il voto fatto dal signore di Casamassima Michele Vaaz alla Madonna. Si credeva infatti fosse stato ciò ad aver preservato il luogo dall’epidemia mortale, diffusa in tutto il territorio.
Dal punto di vista geografico, il borgo si trova ai piedi delle Murge. Con un’altitudine media di 230 metri, vede la zona più alta presso Vi d Caldara (dialetto), mentre quella più bassa presso via Conversano. Questo borgo confina inoltre con i comuni di Turi, Adelfia, Sammichele di Bari, Acquaviva delle Fonti, Noicattaro, Valenzano, Capurso, Cellamare e Rutigliano.
Casamassima, il Paese azzurro nelle Murge Baresi
Cosa fare a Casamassima
Le festività religiose rappresentano il cuore del calendario di Casamassima. Basti pensare che questo borgo a ben due padroni. Durante l’ultima domenica di luglio si festeggia in onore di Nostra Signora del Monte Carmelo. Durante la seconda domenica di settembre, invece, si svolgono le celebrazioni in onore di San Rocco.
In quest’ultimo caso si vede la statua del santo portato in processione, arricchita con un mantello prezioso, realizzato in argento. Un dono molto importante perché socialmente molto rilevante. É stato infatti donato dai casamassimei emigrati. Ricoperto poi di gioielli in oro, di anno in anno donati dai devoti che hanno richiesto o ricevuto una grazia.
Altra tradizione molto rilevante a Casamassima è senza ombra di dubbio quella delle pupe della quarantena. Il riferimento non è a un’epidemia, come si potrebbe pensare, bensì alla Quaresima pasquale. Ogni domenica di Quaresima, dunque, si procede con l’esposizione di sette bambole. Una viene rimossa di volta in volta fino a Pasqua. Ecco i loro nomi: Anna, Pagano, Rebecca, Susanna, Lazzaro, Palma e Pasqua.