Andria: il borgo adorato da Federico II

Andria è un borgo ben noto della Puglia, capoluogo storico, insieme con Barletta e Trani, della provincia omonima (fino al 2004 parte della provincia di Bari, ndr). Simbolo cittadino è Castel del Monte, che si erge su una collina a 17 km dall’abitato, nel cuore del Parco nazionale dell’Alta Murgia, tra i patrimoni dell’umanità secondo l’UNESCO. Un luogo da visitare, di certo, per storia e godimento culinario. È qui che viene infatti prodotta la burrata di Andria IGP.

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Storia di Andria

Non è di certo un caso se Federico II di Svevia diede ordine di costruire la sua dimora più importante proprio nei pressi di Andria. Un luogo fantastico, definito dal sovrano come Andria Fidelis. Totalmente ammaliato dall’area verdeggiante e dal centro abitato, caratterizzato da un vero e proprio dedalo di stradine. Attenzione però a perdersi. Ci si potrebbe ritrovare incastrati nei 42 centimetri del vicolo San Bartolomeo, che i locali ritengono il più stretto d’Italia.

Tanti gli scorci straordinari di quello che è il centro più importante della fetta di territorio noto come Puglia Imperiale, colma di miti e leggende. Motivo in più per visitare l’area. Le origini del borgo di Andria sono molto controverse e colme di misticismo. Una leggenda racconta che la nascita vada datata intorno al I secolo a.C., quando un malato Sant’Andrea vi trovò rifugio nelle grotte carsiche. Ecco il nome Andreia, divenuto poi Andria. I documenti ufficiali però fanno risalire la nascita intorno al 1046, quando Pietro I il Normanno elevò il borgo a rango di città fortificata. Cittadina a forte vocazione agricola, il che permane ancora oggi, al punto che è uno dei punti chiave dell’economia locale.

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Cosa vedere

Come detto, il borgo con le sue case storiche e le tante strette stradine merita di trascorrervi ore in serenità. Per quanto riguarda invece i grandi centri attrattivi, è impossibile non citare il celeberrimo Castel del Monte, fiore all’occhiello di Andria. Imponente e suggestivo, patrimonio dell’umanità dal 1996.

All’elenco aggiungiamo poi la cattedrale di Santa Maria Assunta, che poggia le proprie basi sulla chiesetta di San Pietro, edificata prima dell’anno mille. Poco lontano dal centro storico, poi, trova spazio una piccola chiesetta molto suggestiva, dedicata a Santa Maria dei Miracoli. Divisa su tre livelli, spazia tra un’atmosfera di intensa spiritualità e una di pura devozione. Completiamo l’elenco, infine, con il museo del Confetto. I più golosi potranno trovare qui i gusti più singolari, per una visita di certo speciale e fuori dal comune.

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