Accadia e il tesoro naturale del Rione Fossi

Accadia è un borgo della provincia di Foggia, il più “giovane” di questa fetta di territorio, essendo stato annesso nel 1927. Nonostante ciò, però, le sue origini sono molto antiche. È posizionato tra i rilievi più elevati dell’Appennino Dauno, in un territorio caratterizzato anche dalle colline verdeggianti del fondovalle. Uno dei punti caratteristici cardine è rappresentato dalle case scavate nella roccia nel Rione Fossi, imperdibili.

Borghi sconosciuti in Salento: perché visitare Zollino

La storia di Accadia

Accadia è un borgo situato a ben 650 metri di altitudine, tra i più elevati dell’intera Puglia. Nel suo splendido territorio comprende anche il Monte Crispignano e il Monte Tre Titoli. La storia del centro ha avuto inizio alcuni secoli prima dell’anno Mille.

Il primo nucleo abitativo sarebbe nato dalle rovine dell’antica città dedicata alla dea Eca, Acca Dia, che ha poi dato il nome all’attuale borgo. Il toponimo, però, potrebbe anche derivare dal altino Aquediae o Aqua cadiva, divenuto poi Accadia, che sta per acqua che cade, data l’ampia presenza di sorgenti e corsi d’acqua nel territorio.

Una terra molto importante per gli scambi commerciali tra Roma e l’Apulia nel corso dell’impero romano. Nel territorio sopravvivono i resti di antiche taverne, in parte distrutte con la devastazione di Silla. Dal 1811 Accadia entrò a far parte dell’Irpinia, per poi entrare nella provincia di Foggia dal 1927.

Fiera Salento Sposi: idee originali per sposarsi all’Augustus Resort

Accadia: da vedere

Il patrimonio architettonico è molto ricco, tanto il religioso quanto il civile. Si tratta però di un tesoro alquanto recente, considerando i numerosi territori che hanno devastato l’area. Parliamo ad esempio della chiesa matrice di San Pietro e Paolo, che risale originariamente al 1098 ma è stata danneggiata violentemente dai terremoti del 1456 e del 1930,  rendendola inagibile.

Da ammirare, senza dubbio, la Fontana Monumentale, che risale all’Ottocento, posta di fianco alla Torre dell’Orologio, dominata dal Santuario della Madonna del Carmine. Nella piazza dell’Orologio, poi, c’è dal 1999 il Museo civico di Accadia, che merita d’essere apprezzato con attenzione.

Stupefacente il Rione Fossi, che vanta un assetto urbano antico e perfettamente conservato, tra grotte e case scavate nella roccia. Un luogo unico. Particolarmente ricco anche il patrimonio naturalistico di Accadia. Poco distante dal centro, infatti, c’è il Bosco Paduli, colmo di querceti secolari e sorgenti d’acqua freschissima. Per non parlare di Pietra Punta, che offre scenari mozzafiato sulle imponenti rocce, che dominano dall’alto il torrente Grugno.

Monteruga: visitare la città fantasma in Salento