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Pasqua 2025 Cammini di Puglia al top, previsti oltre 300 mila turisti

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Pasqua 2025 Cammini di Puglia al top, previsti oltre 300 mila turisti

Pasqua 2025 si preannuncia come una vera festa non solo per chi ama l’agnello al forno e le uova di cioccolato, ma anche per chi sceglie di staccare la spina e immergersi nella natura, magari tra uliveti, filari di viti e tavole imbandite con prodotti a km zero. Secondo Coldiretti e Terranostra Campagna Amica, quest’anno saranno oltre 1,6 milioni le presenze complessive tra pernottamenti, pranzi e visite giornaliere nelle strutture agrituristiche italiane. Un salto in avanti vicino al +10% rispetto al 2024. E sai qual è il dato curioso? Il soggiorno medio dura tre giorni: quanto basta per ricaricarsi e vivere un weekend pasquale fatto di relax, gusto e esperienze autentiche.

A trainare questo boom non è solo la voglia di evasione. C’è una nuova forma di turismo che sta conquistando tutti: quello esperienziale. Addio alla semplice “camera con vista”, oggi si cercano momenti da ricordare, attività da raccontare, passioni da riscoprire.

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Dalle degustazioni al benessere

E allora via con le degustazioni guidate in cantina, i pranzi con i produttori, le passeggiate tra gli alberi in fiore e le attività open air. L’enoturismo è in crescita esponenziale, ma si fanno spazio anche tendenze più recenti come il birraturismo (sì, esiste!), l’oleoturismo tra i frantoi e persino il turismo caseario, per chi vuole metter mano nella cagliata e capire come nasce un formaggio vero.

Ma non finisce qui: molte strutture oggi offrono attività benessere, dai corsi di yoga al tramonto ai massaggi olistici immersi nella campagna. Per non parlare dei corsi di cucina, dove imparare a fare le orecchiette a mano con le signore del posto è un’esperienza che batte Netflix tutta la vita.

Pasqua diventa anche l’occasione perfetta per scoprire un’Italia un po’ più lenta, ma decisamente autentica. Sono sempre di più, infatti, i viaggiatori che scelgono i cammini rurali: percorsi a piedi, in bici o a cavallo che attraversano borghi, sentieri e campagne in fiore. Solo nel weekend pasquale si stimano oltre 300.000 persone impegnate in queste attività. Un dato che racconta una tendenza forte: non si cerca solo un letto comodo, ma un’avventura da vivere.

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Biodiversità agricola italiana

E quando si parla di autenticità, entra in scena lei: la biodiversità agricola italiana. Grazie alla rete di Campagna Amica e ai suoi 400 “agricoltori custodi”, Pasqua diventa anche un viaggio nel tempo tra prodotti antichi, varietà dimenticate e sapori ritrovati. In Italia ci sono circa 1.500 “sigilli” della biodiversità, veri e propri tesori gastronomici salvati dall’estinzione. Un esempio? Il pomodorino giallo del Vesuvio, la fagiolina del Trasimeno, il cece nero della Murgia, o il grano arso pugliese. Piccoli grandi gioielli che finiscono nei piatti degli agriturismi più attenti e raccontano una storia di radici, territorio e passione.

Oggi le aziende agrituristiche registrate in Italia sono più di 26.000, secondo i dati ISTAT analizzati da Coldiretti. E attirano quasi 17 milioni di presenze all’anno, di cui il 60% da parte di turisti stranieri. Un segno chiaro che la campagna italiana piace e conquista, anche oltreconfine.

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Dominga Cotarella, presidente di Terranostra Campagna Amica, spiega bene il perché: “Questo modello di ospitalità è un motore di rinascita per i piccoli borghi e le campagne, perché crea occupazione, valorizza le eccellenze locali e custodisce la biodiversità”. E ha ragione. L’agriturismo, oggi più che mai, non è solo turismo: è una scelta di valore, un atto d’amore per l’Italia vera, per le storie genuine, per il tempo lento e le emozioni vere.