Pasqua 2025 in Salento: cosa vedere per un weekend tra tradizione, mare e bellezza

Pasqua è sempre una buona scusa per concedersi una fuga e quest’anno cade anche in un periodo perfetto: clima mite, giornate più lunghe e la voglia di scoprire qualcosa di nuovo (o di ritrovare luoghi che fanno battere il cuore). Se stai pensando di passare la Pasqua 2025 in Salento, hai fatto centro: questa terra è un concentrato di tradizione, colori, profumi e piccoli riti che ti rimangono addosso.

Iniziamo da Lecce, che non puoi assolutamente saltare. Non solo perché è il capoluogo, ma perché è letteralmente una cartolina barocca vivente. Durante la Settimana Santa, la città si riempie di processioni suggestive, tra tutte quella del Venerdì Santo, che parte dalla Chiesa di Santa Croce e attraversa le vie illuminate solo da fiaccole. Il contrasto tra la pietra leccese calda e la spiritualità del momento è qualcosa che lascia senza parole.

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Da Gallipoli a Nardò

A Gallipoli, oltre al fascino del centro storico a picco sul mare, ci si immerge in una delle celebrazioni pasquali più antiche e sentite di tutto il Salento. Le confraternite, con i loro abiti tradizionali, portano avanti rituali che sembrano sospesi nel tempo. Anche qui, la processione del Venerdì Santo è da pelle d’oca, con i tamburi che battono lenti e l’atmosfera densa di silenzio e attesa.

Se vuoi un’esperienza ancora più autentica e fuori dalle rotte turistiche, fermati a Francavilla Fontana o a Nardò. Due perle meno conosciute dove la Pasqua si vive con intensità vera. A Francavilla, i “Pappamusci” – uomini incappucciati a piedi scalzi – attraversano le strade in un pellegrinaggio che mescola fede, dolore e tradizione. A Nardò, la bellezza del centro storico fa da cornice a cerimonie coinvolgenti, ma è anche un’ottima base per scoprire la campagna salentina in fiore.

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Spiagge e cibo

E se pensi che il Salento a Pasqua sia solo spiritualità, ti sbagli di grosso. Qui la primavera esplode, e le spiagge – pur ancora un po’ selvagge – iniziano a mostrarsi in tutta la loro bellezza. Punta Prosciutto, Porto Selvaggio, Torre Lapillo: nomi che già sanno di mare, ma che in questo periodo puoi goderti in totale relax, lontano dal caos estivo.

Non dimentichiamoci poi della tavola. Per Pasqua in Salento non si scherza. A parte le classiche cuddhure cu l’ovu (ciambelle dolci con l’uovo sodo al centro), ogni famiglia ha le sue ricette tipiche, e ovunque vai troverai una trattoria o un ristorante pronto a coccolarti con sapori autentici. Pittule, scapece gallipolina, pezzetti di seitan al sugo per chi sceglie il veg: ce n’è per tutti i gusti.

Tra ulivi secolari, borghi bianchi e quel mare che anche a marzo e aprile riesce a togliere il fiato, la Pasqua in Salento non è solo una vacanza: è un’esperienza che ti resta dentro, fatta di lentezza, riti antichi e una bellezza che non ha bisogno di filtri.

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