Gioia del Colle, il calendario degli eventi

Gioia del Colle è un Comune della provincia di Bari, noto semplicemente come Gioia fino al 1863. Vanta quasi 27mila abitanti ed è sede della comunità montana della Murgia Barese Sud-Est. Geograficamente parlando, sorge sull’altopiano delle Murge, a metà strada tra il Mare Adriatico e il Mar Ionio. Un luogo da visitare di certo, per la storia del borgo e per la natura circostante. Confina inoltre con le località di Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari, Turi, Putignano, Noci, Mottola, Castellaneta, Laterza e Santeramo in Colle.

Gioia del Colle, natura incontaminata e tanta vita tutto l’anno

Cosa fare a Gioia del Colle

Non mancano di certo le occasioni per festeggiare nel Comune di Gioia del Colle. Riportiamo di seguito quelli che sono i cinque eventi cardine del calendario annuale:

  • Dal 25 al 27 maggio – Festa Patronale di San Filippo Neri: la tradizione vuole che vengano celebrare alcune messe dedicate. Spazio poi alla processione, che porta in giro per le stradine del paese la statua del santo. Non soltanto organizzazioni ecclesiastiche, però. Spazio a quelle civili con i concerti della banda nella suggestiva Piazza Plebiscito. Il tutto immerso in un’atmosfera magica, con luminarie tutt’intorno, che accendono a festa Gioia del Colle. Lungo le stradine è inoltre facile trovare bancarelle che vengono la qualunque, da cibi della tradizione a snack golosi di vario genere, fino a bevande e oggetti utili. Poco fuori dal centro, invece, vengono allestite le giostre. Il programma cambia ogni anno, con eventi speciali, ospiti musicali e fuochi d’artificio nelle ore serali e notturne;
  • Dal 15 al 16 agosto – Festa del compatrono San Rocco: un intero mese dedicato al Santo, con numerosi eventi religiosi e civili;
  • Venerdì Santo – Processione dei Sacri Misteri della Passione;
  • Da aprile a maggio – Festival Internazionale Chièdiscena: manifestazione rivolta alle scuole superiori, così come alle associazioni culturali italiane e straniere;
  • Agosto – Palio delle Botti: il nome dell’evento deriva da Pallium. I latini chiamavano così la veste ampia usata dai greci, composta da una larga coperta di lana dalla forma quadrangolare, avvolta intorno al corpo e fissata alle spalle con una fibbia. Dopo la benedizione dei cenci, vengono presentate le botti in gara, dipinge da artisti locali.
Ginosa, alla scoperta della gravina: paradiso per chi ama la natura