Cannole è un borgo di circa 1.500 abitanti appena, che rientra nella splendida provincia di Lecce, in Puglia. Sorge nell’area centro-orientale del Salento, a 3 km da un’oasi protetta, quella dei laghi Alimini, così come a 9 km da Otranto.
Insieme a Sogliano Cavour, Cursi, Cutrofiano e altri odierni Comuni della Grecia Salentina, formava parte della Decatria Choria, ovvero i 13 paesi di Terra d’Otranto, che custodivano lingua e tradizioni greche.
Il territorio di Cannole si estende per 20 km quadrati, fino a raggiungere quasi la costa adriatica. Il centro è posto su di un altopiano e dista 34 km circa dal capoluogo, così come 9 km da Otranto e 31 km da Gallipoli.
L’antica Cannole: borgo tra natura, leggende e sagre
Cosa fare a Cannole
- 2-3 agosto – Festa patronale di San Vincenzo Ferreri;
- lunedì di Pasqua – Fiera della Madonna di Costantinopoli;
- 10-13 agosto – Festa della Municeddha
A Cannole San Vincenzo Ferreri è il patrono del borgo, che viene festeggiato ad agosto, insieme alla patrona, la Madonna di Costantinopoli. Nel corso della celebrazione della Santa Messa vengono organizzati due panegirici in onore dei due Santi Patroni. Alal vigilia, invece, entrambe le statue vengono condotte in spalla in processione. Fanno il giro del paesino, per le strette viuzze, totalmente addobbate con luminarie artistiche. Alla sera si tengono concerti bandistici rinomati, con tanto di opere liriche eseguite. A tarda sera, poi, i festeggiamenti si concludono con uno spettaoclo pirotecnico tradizionale.
Il lunedì di Pasqua si celebra la Fiera della Madonna di Costantinopoli. Un evento che si ripete ogni lunedì dell’Angelo (o Pasquetta). Una grande fiera con la statua della Santa Patrona portata dalla sua cappella alla Chiesa Madre. Qui si accende nei pressi della cappella un grande falò.
In questa circostanza si organizza, inoltre, una grande fiera, con merci di vario genere e bestiame. Ciò richiama persone dai borghi limitrofi e anche turisti, affascinati da uno stile di vita legato alle tradizioni contadine. I festeggiamenti ricordano inoltre la leggenda, che vuole la Madonna in grado di fermare i Turchi, giunti alle porte del paesino. Indusse il loro comandante alla conversione, si narra. Da quel momento la Madonna di Costantinopoli venne chiamata anche “Madonna del Turco”.