Bitonto è una città pugliese nella vasta provincia di Bari. Vanta più di 50mila abitanti ed è ben nota per gli estesi oliveti che la circondano. La produzione d’olio è rinomata in questo territorio fin dal XIII secolo. Nel del XX secolo è stata perfezionata e oggi è la principale risorsa economica cittadina.
Bitonto è sede della prima galleria nazionale di Puglia, così come di una cattedrale rinomata per essere tra le più importanti in termini di esempio d’architettura romanica pugliese. Il territorio di Bitonto include anche il parco nazionale dell’Alta Murgia e la Lama Balice, sito naturalistico dall’enorme fascino, reso parco regionale nel 2007.
Bitonto: i tesori della Città degli Ulivi
Cosa fare a Bitonto
La festa patronale di Bitonto è quella dell’Immacolata concezione, celebrata dal 1703. La festività cade il 26 maggio e prosegue anche nei giorni successivi, coinvolgendo l’intera città. Si organizzano eventi culinari, musicali e non solo, con spazio a processioni, manifestazioni civili e religiose nei giorni successivi. A partire dal 1985 si svolge la rievocazione della Battaglia di Bitonto, con la rappresentazione della società nel periodo dello scontro.
Da segnalare, poi, la festa esterna dei Santi Medici Cosma e Damiano. È uno degli eventi più importanti della città di Bitonto. Il culto dei Santi Medici, stando alle testimonianze iconografiche, è stato introdotto qui nel corso del XIV secolo. Il rito consiste in una processione, nota tra i locali come intorciata. Si svolge la terza domenica di ottobre e ha una durata di ben 12 ore, a partire dalle 8.00 del mattino. Le immagini dei santi vengono condotte lentamente, a chiusura della processione, precedute dai soggetti più devoti, che avanzano con lo sguardo rivolto alle statue, il che vuol dire che camminano all’indietro (molti a piedi nudi e con ceri pesanti sulle spalle).
Di grande importanza i riti della settimana santa della città. A prima edizione è del 1714, quando si celebrò la processione dei Misteri. Dal 2007 le immagini portate in processione sono divenute otto e all’evento partecipano anche le confraternite cittadine, così come le forze dell’ordine e i rappresentanti dell’amministrazione comunale. Tipico locale è l’uso da parte dei fedeli dello stiffelio, ovvero un abito nero ed elegante, lungo, corredato da una camicia bianca e papillon.