Volturara Appula: storia, natura e leggende

Volturara Appula è un piccolo comune in provincia di Foggia. Trova spazio su una collina situata in un’area dall’enorme interesse paesaggistico. Ciò grazie ai Monti Dauni che al circondano. Tanti i luoghi storici da visitare, così come zone boschive e sorgenti di acque sulfuree. Gli amanti della natura incontaminata hanno di che gioire in questo territorio.

Il nome di Volturara Appula deriva da un vento di libeccio, che soffia nella zona. Il borgo sorge in un punto strategico, che in epoca romana gli ha consentito di divenire un importante luogo di transito per le carovane.

Villa Castelli, un borgo nel Parco naturale Terra delle Gravine

Cosa vedere a Volturara Appula

Numerosi gli edifici storici da visitare presso Volturara Appula, a partire da Palazzo Ducale, realizzato nel XVI secolo. Fu voluto dalla famiglia Caracciolo, che le ha poi dato il nome. È infatti per tutti i locali Palazzo Caracciolo. L’aspetto originario era quello di un vero e proprio castello. Col tempo, però, le ristrutturazioni hanno avuto un peso sull’estetica esteriore. Si è dunque trasformato in un palazzo nobiliare fortificato.

Affascinante Palazzo Cairelli, che oggi è una dimora privata. Stile neoclassico e grande fascino. Un tempo ospitava la Curia Vescovile. Realizzata su tre livelli ma purtroppo oggi non è più visitabile all’interno.

Sul fronte religioso, invece, consigliamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Una costruzione in stile romanico pugliese, risalente al XIII secolo. È stata però molte volte rimaneggiata nel corso dei secoli. Spazio poi per il Santuario della Madonna della Santità, la cui costruzione è avvenuta nel 1500. Si lega inoltre a una leggenda. Si dice infatti che nel luogo in cui l’edificio venne eretto il Marchese Bartolomeo Caracciolo avesse subito una brutta caduta da cavallo, restando però illeso. L’edificio venne eretto così per ringraziare la Madonna.

Vieste, perla del Gargano da scoprire

Altri luoghi da scoprire

Gli amanti della natura non possono lasciarsi sfuggire l’esplorazione del Bosco di Sant’Antonio, che si trova in località Macchia Rossa. Qui sono presenti alberi di conifere e acque sulfuree. Nella stessa area spazio alla Fontana Ulizzo, costruita nel XIX secolo. È caratterizzata dalla presenza di un’iscrizione, nella quale si chiede agli abitanti della cittadina di prendersene cura. È realizzata interamente in pietra grigia e non passa di certo inosservata.

Passiamo infine agli eventi da segnalare, con al fiera di San Luca. Si svolge il 18 ottobre ed è tra le più importanti del territorio. Venne istituita da Federico II, re di Sicilia, si dice, nel XIII secolo. Durante i festeggiamenti si celebra anche la Sagra dell’anguilla, che permette ai visitatori di assaggiare la tipica anguilla di Lesina.

Vico del Gargano, il paese degli innamorati