Terlizzi, una finestra su un mondo passato

Terlizzi è un borgo ricco di storia che trova spazio nell’altopiano della Murgia. Parliamo dell’entroterra pugliese, precisamente nella provincia di Bari, che dista da qui circa 30 km. Sono registrati circa 27mila abitanti e il comune vanta una particolarità non di poco conto. All’esterno dei propri confini, precisamente in quelli di Ruvo di Puglia, si trova un exclave, ovvero una parte di territorio appartenente a Terlizzi ma al di fuori di esso.

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La storia di Terlizzi

Non propriamente un luogo turistico, considerando la distanza dal mare, eppure Terlizzi garantisce una finestra su un mondo ormai passato, ma qui perfettamente conservato. La scoperta della sua storia equivale a quella della Puglia intera. Una meta da visitare per i veri viaggiatori e non per chi resta tutto il giorno in spiaggia. Nulla di male, certo, ma ci si perde un gran fetta di cultura del nostro paese.

Si consiglia caldamente di visitare Terlizzi, la cui storia affonda le radici nel sesto secolo. È soltanto a partire dall’ottavo, però, che restano di essa delle prove scritte. In questa fase Waco, feudatario longobardo, donò al monastero di Montecassino il Casale di Terlicio, sito proprio nell’attuale borgo.

Il suo nome storico era trelicium, che indica “terra dei lecci”, con riferimento ovviamente agli alberi sempre verde che sono tipici di questa zona della Puglia. Si può però scegliere anche un altro significato, volendo. Si parla di “terriccio”, con riferimento a terra circondata da torri.

Nel corso dei secoli, Terlizzi ha subito differenti dominazioni. Fino all’XI secolo fu sotto quella bizantina, per poi passare ai normanni. Sotto il dominio di Giovinazzo venne costruito uno storico baluardo difensivo a tre torri.

Nel XII secolo Terlizzi ottenne il titolo di città. Un’indipendenza politica molto fruttuosa, con il centro che affiancò Federico II di Svevia nella lotta contro Papa Gregorio. Il sovrano del sacro romano impero germanico la indicò come una delle città dal contributo fondamentale per raggiungere la vittoria.

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Cosa vedere a Terlizzi

Il centro storico di Terlizzi è molto caratteristico, a partire dalla struttura urbanistica, che vede le case disposto a raggiera, convergendo verso la cattedrale di San Michele. Tutt’intorno alla città troviamo poi lo “stradone”, che è come gli abitanti del borgo chiamano l’antico fossato che circondava per intero la città.

Da segnalare di certo la torre dell’orologio, che vanta un quadrante di quasi 4 metri (è uno degli orologi più grandi d’Europa) e un’altezza complessiva di 37 metri. Come non ammirare, poi, villa di San Giuliano, che ospita la biblioteca provinciale De Gemmis dal 1960. Una struttura imponente costruita sui resti dell’antica chiesa dedicata al Santo. Restando in ambito religioso, la concattedrale di San Michele Arcangelo è il Duomo di Terlizzi. Costruito tra il XVIII e il XIX secolo, al fine di sostituire la chiesa di epoca romanica che si trovata lì in precedenza.

Nei dintorni, infine, ci sono numerosi megaliti monolitici, che portano il nome di menhir, come gli appassionati di storia della Puglia ben sanno. La zone circostante Terlizzi è ricca di queste testimonianze, che meritano d’essere approfondite.

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