I dolci salentini da gustare all’Augustus Resort

Il Salento è una terra ricchissima di sapori. C’è tanto da provare anche sotto l’aspetto dei dolci. Di seguito ne riportiamo alcuni squisiti e ben noti ai locali, che i turisti adoreranno di certo. In alternanza, è inoltre possibile gustarli presso l’Augustus Resort, che vanta degli esperti chef pasticceri nel proprio staff.

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Dolci salentini: la storia

Il mondo della pasticceria salentina ha una storia antica, che va dalla tradizione familiare, con segreti tramandati di madre in figlia, alle sperimentazioni dei pasticceri in differenti aree. A rendere ricchissimo questo patrimonio culinario è la posizione del Salento, che fa da ponte tra Oriente e Occidente.

Considerando le varie dominazioni subite, poi, è facile capire come anche le tradizioni gastronomiche si siano mescolate. Basti pensare alla presenza costante di mandorle e miele, di chiara derivazione bizantina.

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Dolci tipici del Salento

Come non partire dal pasticciotto leccese, che è di certo il più famoso di questo elenco. Preparato con pasta frolla e ripieno di crema pasticcera. Vanta una tipica forma ovale, piccolo o grande che sia, e spesso vanta anche un’amarena come farcitura.

Passiamo poi alla pasta di mandorla, particolarmente popolare sulle tavole salentine. Si tratta di un must, ottenuta grazie alla macinazione di mandorle sgusciate, alle quali viene poi aggiunto dello zucchero. Viene modellata solitamente in svariate forme, a seconda dell’evento da celebrare o la festività religiosa.

Non tutti sanno cosa siano i purceduzzi al di fuori del Salento. Si tratta di piccole palline di pasta dolce, che viene però fritta e risulta croccante e gustosa. Il dolce non è però soltanto nel ripieno ma anche nella parte esterna, visto il ripasso nel miele. La farcitura viene poi ottenuta con pinoli, confetti colorati e mandorle.

Ben noti invece i mustazzoli, che altrove vengono chiamati mustaccioli. L’invenzione è opera del gelataio Luigi Sorgente da San Cesareo a Lecce. Era in cerca di un’alternativa al gelato per la stagione invernale, così creò dei biscotti glassati al cioccolato, dal cuore di zucchero e farina, farciti con nocciole e mandorle.

Come dimenticare, poi, la cotognata. Si tratta di un composto di mele cotogne (da qui il nome, ndr) e zucchero. Aggiungiamo poi la cupeta, una sorta di torrone con mandorle e zucchero, da gustare soprattutto durante le festività religiose. L’elenco non termina qui, e affronteremo la materia in seguito nello specifico. Per ora concludiamo con i fichi secchi con cioccolato. È uno dei dolci più antichi del Salento. Il frutto veniva trattato in antichità con il cioccolato per conservarlo a lungo. Al tempo era l’unico dolce possibile per le famiglie contadine e indigenti. Oggi è una prelibatezza ricercata.

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