Galatone è un borgo storico della provincia di Lecce. Un centro abitato che si affaccia sul litorale ionico, a circa 13 km da Gallipoli, tra le aree più turistiche del Salento. In origine le sue dimensioni erano ben minori e, grazie ai resti del castello medievale, è possibile rendersi conto di quella che era la sua antica funzione difensiva.
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Cosa vedere a Galatone
Nel periodo medievale, Galatone ebbe una grande rilevanza. Ciò è chiarito ampiamente dagli edifici conservati ancora oggi in ottimo stato. Partiamo dal Castello di Fulcignano, un tempo avamposto difensivo, come detto, voluto dai Normanni. Vanta una forma quadrangolare e presenta mura alte circa 8 metri e spesse quasi tre.
Il suo apice venne raggiunto nella metà del XIV, per poi decadere dopo le guerre angioine. In passato si accedeva al borgo di Galatone attraverso le tre porte monumentali. In alternativa era possibile passare dalle due porte militare, poste nelle mura di cinta. L’unica porta monumentale superstite è quella di San Sebastiano. Sul suo asse è ancora possibile ammirare la statua del Santo, protettore del borgo, realizzare in pietra leccese nel 1859.
All’elenco di edifici storici occorre aggiungere necessariamente il palazzo Marchesale, che ha subito ingenti lavori di ristrutturazione soprattutto in seguito al terremoto. La torre quadrata antica è sopravvissuta, insieme con il portale e le finestre decorate elegantemente. Completiamo il tour architettonico e storico con la Chiesa Madre, la più grande del paese e risalente alla fine del Cinquecento. Affascinante il campanile a tre piani, con forma di prismi, realizzato in epoche differenti. Da ammirare, inoltre, la Chiesa del Crocifisso, che risale alla fine del Seicento. Al suo interno vi sono le tele grandiose che riportano i miracoli operati dal Crocifisso della Pietà.
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Cosa mangiare e fare a Galatone
Non mancano di certo i prodotti tipici da gustare a ogni costo. La tradizione enogastronomica del Salento, infatti, è ben nota e apprezzata. Da provare l’albicocca di Galatone, varietà precoce del frutto, con il colore che sfuma verso il rosa.
Da assaggiare inoltre le friselle di orzo e grano, condite generalmente con pomodoro locale e olio extravergine d’oliva. All’elenco si aggiungono il pasticciotto leccese e il rustico leccese.
Oltre a mangiare, però, c’è dell’altro da fare e molto. Il 20 gennaio si celebra la festa patronale di San Sebastiano. L’intero borgo viene allestito con numerose luminarie. Dal 2 al 4 maggio, invece, si celebra il Santissimo Crocifisso, con riti tanto religiosi quanto civili. Ad agosto è tempo di Galatone in pentola, sagra di piatti tipici locali. Altra sagra ben nota è quella della pagnotta e del vino, in programma dal 6 all’8 settembre.
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