Galatina, il borgo delle origini della danza della taranta

Galatina è un borgo suggestivo a 20 km da Lecce, divenuto col tempo una meta turistica di grande appeal. Destinazione intrigante soprattutto per chi proviene da oltreoceano. Basti pensare che perfino Forbes ha elogiato le caratteristiche dello splendido centro, che racchiude un ricchissimo patrimonio artistico.

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Cosa vedere a Galatina

Il monumento più importante di Galatina è senza dubbio la basilica di Santa Caterina d’Alessandria. La sua storia si intreccia a quella della famiglia Orsini del Balzo, tra le più importanti del Salento.

All’interno dell’edificio religioso vi sono affreschi magnifici, che vennero commissionati dalla contessa di Lecce, Maria d’Enghien. Giunsero nel borgo numerosi artisti di grande fama, che realizzarono una serie di opere dal chiaro rimando alla scuola di Giotto. Il soggetto cardine era Santa Caterina e nella chiesa a lei intitolata c’è spazio anche per le sue reliquie. Si tratta nello specifico di un dito.

Per quanto sia cruciale, la basilica non è di certo l’unico monumento di pregio e di importanza storica del borgo. Per le strade del centro storico troviamo il Palazzo Orsini, il Palazzo Mongiò dell’Elefante e il Palazzo del Sedile. Il primo ospitò in antichità ammalati e mendicanti. Il secondo, invece, è quello dal maggior valore artistico. Ogni anno infatti ospita mostre ed eventi culturali. Il terzo, infine, è ben noto per le sue decorazioni rinascimentali, che arricchiscono la facciata.

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Le origini della taranta

Non c’è luogo nel Salento in cui non si conosca la danza della taranta, la cui fama è accresciuta nel corso delle epoche in tutt’Italia. Senza dubbio è il ballo salentino per eccellenza, al punto che ha dato il via alla nascita della celeberrima Notte della Taranta. Quest’ultima si celebra in svariate città storiche ogni estate, fino alla celebrazione conclusiva.

Ogni anno sono migliaia i turisti che si dirigono in Salento per poter prendere parte all’evento. Si tratta di una delle celebrazioni cardine dell’estate italiana. Non tutti però conoscono la storia di questo ballo, ma soprattutto ignorano il fatto che questa si intrecci con le origini del borgo di Galatina.

Il centro storico ospita la Cappella di San Paolo, il luogo dove le donne in preda ai deliri, poiché morse dalla tarantola, secondo la leggenda, venivano condotte per ottenere la guarigione. Il disperato processo di guarigione avveniva a ritmo di danza, con nenie e tamburelli. Balli frenetici per scacciare il malessere, il che ha dato inizio al mito della taranta, ancora oggi celebrato.

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