Il borgo di Collepasso non è di certo sul mare, a 120 m slm, e per questo è al di fuori dei percorsi standard scelti dai turisti italiani e stranieri. Si trova nella vallata delle Macche, posto ai piedi della Serra di Sant’Eleuterio.
La gente del posto chiama il centro anche Culupazzu e l’origine del nome sarebbe greca, da Koulopatze, divenuto in latino Colopati e Colopaci, il che sta per casale di Nicola Ippazio. Il primo insediamento risale al XIII secolo. Il borgo venne poi distrutto dai Turchi, divenendo in seguito parte del feudo di diverse famiglie. Vennero realizzare svariate masserie, soprattutto per le famiglie di coloni. Il nuovo villaggio, dopo la drammatica distruzione, è stato realizzato nel 1805.
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Cosa vedere a Collepasso
Sono svariati gli edifici di grande interesse a Collepasso, tanto religiosi quanto civili. Da scoprire il Palazzo Baronale, che risale al periodo feudale del villaggio. Consigliato soprattutto perché ancora oggi è conservato in maniera perfetta.
L’elenco si amplia con il Palazzo Municipale, la Torre dell’Orologio e la Villa Comunale. Una comunità molto religiosa, come dimostra la realizzazione della chiesa della Natività di Maria Vergine. Stile molto semplice, tanto nella facciata quanto negli interni. Tutt’intorno al borgo c’è spazio per un bosco rigoglioso, caratterizzato principalmente da querce, noto come Parco Bosco. Una location ammaliante, spesso sfruttata per feste e sagre.
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Esperienze consigliate
Inutile dire che le squisitezze enogastronomiche non mancano. A tavola sono da provare la frisa, il vino rosso o bianco e le orecchiette, senza dubbio. Squisite le salsicce di Lecce e le mele cotogne. Prodotti facilmente trovabili durante sagre e feste, che caratterizzano il calendario annuale.
Gli eventi non mancano all’appello, di certo. Momenti che la comunità vive con grande trasporto. La più importante è la festa di Sant’Antonio da Padova. Tutto avviene intorno a un grande falò, noto come focara artistica.
Si consiglia poi di prendere parte al Palio Collepassese. I quattro rioni del paesino si sfidano tra giochi e discipline di vario genere. Il tutto all’interno del magnifico Parco Bosco. Si trasformano in divertimenti gli antichi dissapori tra le varie contrade, così come le alleanze di un tempo.
La festa patronale per la Madonna delle Grazie è in programma il 7, 8 e 9 settembre ma, come detto, è l’intero calendario che merita d’essere studiato attentamente, programmando al meglio le proprie vacanze. Perché non allontanarsi dai percorsi maggiormente turistici giusto in tempo per scoprire il borgo all’apice dello splendore, quando tutto è in festa.
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