Cavallino รจ quello che definiremmo un borgo autentico del Salento. Grande fascino e storia da scoprire, come dimostra la notevole presenza di reperti archeologici. Chi adora guardare al passato, ripercorrendo le orme dei nostri antenati, non potrร che restare ammaliato da una delle piรน importanti stazioni archeologiche dโepoca messapica. Il tutto a circa 7 km da Lecce, il che garantisce un rapido ritorno alle rotte principalmente turistiche.
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La cittร dei Messapi
Oggi Cavallino ha lโonore e onere di poter raccontare comโera fatta con esattezza una tipica cittร messapica. Nei campi รจ ancora possibile scorgere mura e fossato realizzati a protezione del centro abitato. Lo stesso dicasi per le porte.
Scoperte che non risalgono agli anni โ60, quando lโUniversitร di Pisa, operando degli scavi nel territorio, riportรฒ alla luce tombe con vasi in ceramica, coppe e altri oggetti in bronzo. Il tutto importato dalla Grecia. Un chiaro segnale del benessere economico dei cittadini, o parte di essi.
Negli anni Novanta lโamministrazione operรฒ una scelta coraggiosa, privando i contadini di questa preziosa terra, al fine di riportare a galla la storia di chi aveva camminato quelle terre secoli addietro.
Un progetto prolungato nel tempo, ettaro dopo ettaro acquistato, fino a veder sorridere i locali, felici di quanto riportato alla luce, sia per sรฉ che per il settore turistico. Il parco oggi sfoggia le case degli antichi, le loro strade e quello che era il sistema di raccolta e diffusione dellโacqua. Unโarea da visitare senza dubbio.
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Cosa vedere a Cavallino
Guardando al centro cittadino, cosa cโรจ da vedere nel borgo di Cavallino? Iniziamo la visita allโarea storica e antica da Palazzo dei Castromediano. Gli abitanti del posto sono soliti chiamarlo castello. Risale al โ500 e nei secoli ha subito numerosi interventi. Vanta uno splendido atrio con unโenorme statua che raffigura Kiliano di Limburg, capostipite della casata.
Immancabile lโarchitettura religiosa, ben rappresentata dalla cappella di S. Stefano. Al suo interno vi sono pregevoli pitture. Da ammirare con la testa rivolta verso lโalto, data la presenza di un soffitto affrescato.
In cittร รจ presente un pozzo fin dal 1636 e la sua รจ una storia particolare. Ornato da un parapetto, vanta quattro colonnine e una sezione quadrata. Si poggia qui la statua di San Domenico di Guzmร n. Lโantica storia vuole che le donne del luogo estraessero dellโacqua pulita e fresca, mentre allโinterno delle case i pozzi, alle spalle del santo, offrissero soltanto acqua densa e salata.
Nei dintorni del borgo sono da segnalare, di certo, la presenza del Menhir di Ussano, alto circa due metri e mezzo e con una forma singolare, essendo ottagonale.
Sul fronte spiagge, invece, cโรจ quella di Acaya che garantisce scenari favolosi. Al limitare della spiaggia si possono inoltre ammirare i faraglioni noti come Due Sorelle.
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